La commissione di vigilanza Rai – organismo di controllo di complessa composizione, arzigogolate competenze e dubbia indipendenza – vuole fermare le trasmissioni dove si parla di politica un mese prima delle regionali, in virtù della par condicio.
Anche ammesso che la scelta possa avere un fondamento, e personalmente non lo credo, mi resta sulla punta della lingua una domanda. Cosa ne sarà invece delle decine di programmi pomeridiani, quelli di Barbara D’Urso e compagnia cantante, che sotto le vesti di ipertrofici contenitori diffondono con espedienti da melodramma messaggi politici estremamente netti ma mai dichiarati?
Per esempio, mi è capitato un pomeriggio, mentre in Parlamento infuriava la discussione sul processo breve, di assistere a un pezzetto di trasmissione su canale 5: un padre in lacrime raccontava come 15 anni dopo l’omicidio della figlia ancora non ci fosse stata una sentenza di condanna e la D’Urso, prodigio di plastica e sorrisi, con gli occhi lucidi si rivolgeva alla platea: “Avete capito? Qui la politica non c’entra, è la storia di una famiglia distrutta, avranno o no diritto questi genitori ad avere giustizia in tempi brevi?”.
(qui una rassegna di alcuni pregevoli estratti di Pomeriggio 5: la D’Urso e Luxuria, la D’Urso e Corona, la D’Urso e lo stalking. Sempre perché la politica non c’entra).
#1 by Luca Sognatore on February 12, 2010 - 08:43
Furio Colombo, su Il Fatto Quotidiano di oggi.
Praticamente perfetto.
#2 by Chicco on February 12, 2010 - 13:03
Ogni commento in merito ai programmi di quel genere mi pare superfluo e ,premesso questo, non mi sentirai mai spendere una sillaba in loro difesa, ma considerato che è da quando ho occhi e orecchie (nonchè cervello) che in televisione si critica la lentezza della magistratura e in questo caso anche ,penso, l’inettitudine degli organi inquirenti, la tua mi pare una forzatura per esprimere il tuo malessere nei confronti di un provvedimento che ritieni ingiusto.
#3 by gea on February 12, 2010 - 14:43
@Luca: non l’ho ancora letto, ma ora procedo.
@Chicco. Intanto un complimento sincero per la moderazione con cui esprimi i tuoi commenti, la apprezzo molto. Detto questo, il malessere non è tanto per il provvedimento – come milioni di altri sono ormai sfinita dalla politica in tv – quanto per la leggerezza con cui si lascia che la Tv manipoli i pensieri. Il caso della D’urso mi pare tutt’altro che una forzatura; c’è una inquietante coincidenza con i temi delle trasmissioni del pomeriggio e l’agenda politica, e che una parte politica affondi il proprio consenso proprio nel popolo della Tv non è certo mistero.