Nomadi (in cerca d’identità)


Non che volessi provare alcunché a me stessa, ma svegliarmi dopo quattro ore di sonno e un concerto dei nashville pussy, tornare a casa mia, prendere la valigia, infilarmi su un treno fino a ginevra, poi saltare su una metro, bivaccare due ore in aeroporto e da lì trovare un bus per il confine francese mi ha fatto capire che compiere 34 anni non significa poi molto, per fortuna.

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