Archive for category gea and the city
L’unico funerale al quale mi dispiace non poter andare
Posted by gea in fermo immagine, gea and the city on May 24, 2013
Domani è un altro giorno
Posted by gea in gea and the city on May 24, 2013
Ciao amore, come stai?
Ciao papà, malissimo grazie.
Tu-tu-tu-tu-tu
Giudizio non universale
Posted by gea in gea and the city on January 31, 2013
E venne il giorno della distribuzione dei cervelli, e dio si dimenticò la lista.
Don’t ask me why
Posted by gea in gea and the city on January 28, 2013
– Come stai?
– Così così, ma se piango tutto oggi e tutto domani, mercoledì sarò in forma.
A long way down
Posted by gea in gea and the city on November 18, 2012
Ho scritto una email alla mia amica con oggetto “La puttana”. Foto allegata.
Ma non era una donna: era una ruga.
Una dannata ruga che da sei mesi, più o meno, tutte le mattine mi si formava come un solco dall’occhio sinistro a metà della guancia. Un rigagnolo profondo, un taglio di Fontana per niente rivoluzionario sul mio visino 32enne.
Per sei mesi, se ne andava entro un’ora dal risveglio: faceva le prove generali, questa stronza.
Nel ristrettissimo circolo di amiche ammesse a vedere La stronza – a mezzo autoscatti con gli occhi gonfi e la pelle giallastra sotto le lampadine del bagno alle 7 della mattina – si accettavano ormai scommesse: quando diventerà permanente? Cosa sarà a dare il colpo di grazia all’elasticità della pelle e a lasciarla lì, in mezzo alla guancia, tableau vivant del tempo che passa inesorabile?
Hanno perso tutte. Soprattutto, ho perso io: adesso La stronza è viva e lotta contro di me.
Stamane non se ne è andata. E non so se sono stati gli eccessi di ieri sera, ultimi di una settimana in effetti un po’ sopra le righe per i miei standard recenti.
So solo che ho chiamato la mia amica e le ho detto: Vedi, ho i segni del tempo che mi dovrebbe lasciare la fatica di aver fatto e accudito un figlio, che invece magari non farò, e giù lacrimevoli lamenti.
Lei, serafica, mi ha risposto: Basta che prendi cinque chili: ti si distende la pelle e addio rughe.
Manco morta, così prima di dire addio alle rughe dico addio agli uomini.
P.s Sì, papà, se per caso stai leggendo questo blog: è pieno di parolacce e le parolacce non stanno bene sulla bocca di una signorina.
Nemmeno le rughe stanno bene sulla faccia di una signorina, però.
Happy days
Posted by gea in gea and the city, personaggi on November 2, 2012
Quiz per gli internauti
Chi è che mi ha chiamato dicendomi: “Mi puoi ostpitare l’8 sera o hai il solito negrone in giro per casa?”
- Un amico d’infanzia quasi fratello, che mi chiama Paris Hilton e adora prendermi in giro
- Il mio ex fidanzato con il quale sono in ottimi rapporti
- Mio padre
(Non vi dirò la risposta. Ma la persona è la stessa che qualche settimana fa, mentre tornavamo da un concerto di suoi amici, se ne è uscita così: Eh certo, che come si vive ai Caraibi… Sole, belle donne, litri di rum e un po’ di spini e marija)
nell’alto dei cieli/2
Posted by gea in gea and the city on October 31, 2012
Oltretutto, ho il fortissimo sospetto che il vecchio barbuto mandi questo tempo di merda per mettere a prova la mia resistenza ai dolci.
Guarda, vecchio, finiamola qua: non ho alcuna resistenza, hai vinto tu.
Ora mi ridai il sole?