Rio/ Dispacci #2


Così, dopo aver passato la mattina a fare foto ai turisti che fanno foto al Cristo sul Corcovado e il pomeriggio a fare foto con un drone su Ipanema, ieri sera ci siamo buttati via al Plataforma, un posto di samba e capoeira che negli anni 70 certamente deve aver fatto la sua fortuna, ma per evitare il fallimento oggi raccoglie turisti dell’Est Europa e del Sud del mondo incanalati da tour operator scadenti.
Odore di muffa e stantìo, cahipirinhe calde (calde, sì) e carta da parati penzolante facevano da contorno a uno spettacolo in cui anche i migliori sembravano scimmiette ammaestrate nell’attesa del colpo grosso, qualcosa tipo il nano mirabolante o la donna cannone. E invece, due ore di ballerine di samba con le calze, per di più rotte, dopo, il colpo grosso si è presentato sotto forma di un pasciuto intrattenitore, con uno frack liso rosso e nel taschino due parole in ogni lingua, arrivato infine a salutare il pubblico in ceco, russo, bulgaro, ucraino. E quando è toccato all’italiano, con uno scatto da anguille Gabri, Edo e io siamo corsi verso il palco – esiste un video, ma lotterò per tenerlo segreto – a cantare Volare, più freak dei freak, con tanto di ombrellino alla Fred Astaire che Gabri ha recuperato non so dove nel tragitto tra le poltroncine di legno e il palco.
Penso che alla fine ci abbiano persino gridato Bravo, ma forse me lo sto inventando: trance da palcoscenico. E cahipirinha calda.

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  1. avatar

    #1 by gabriele galimberti on April 2, 2014 - 15:30

    Il video lo recupero io tranquilla… e non lo terrò segreto!!! 😀

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    #2 by Vita La Roux on April 5, 2014 - 19:47

    Sei bellissima. Respira, cammina, bevi molta acqua. Scalo a Berlino, no?

(will not be published)