Archive for March 27th, 2011

Ho un po’ di domande

Ma se uno è disposto a spendere tutto quello che ha, a rischiare la propria pelle, quella della propria famiglia e persino quella del bambino che porta in grembo, per attraversare il Mediterraneo e venire in Italia, come si fa a pensare di rimandarlo indietro?
Non è abbastanza per capire che  “indietro” non c’è vita né futuro? Se uno avesse alternative, sceglierebbe di abbandonare tutto per venire qui e poi magari rimanere detenuto in galere altrimenti chiamate per mesi?
E, ancora, il fatto che il tappo nord africano sia saltato e l’ondata migratoria stia ingrossando di ora in ora  non significa forse che fino a ieri abbiamo confinato questi migranti in un posto di morte? Dal quale hanno iniziato a scappare non appena possibile?
E possibile che un Paese come l’Italia che tollera la mafia, la ‘ndrangheta, la corruzione, i baby killer, il lavoro nero non riesca  a gestire qualche migliaia di persone?  Cosa spaventa la famiglia piccolo borghese, medio borghese e aristocratica: che i tunisini rubino loro il lavoro che non vogliono fare? Che gli sposino le figlie? Che preghino Allah mentre il papa recita l’Angelus?
E l’Europa, l’Europa della libera circolazione delle merci, come pensa di avere alcuna autorevolezza finché non rende liberi di circolare gli uomini? L’Europa pronta a far entrare nel suo circolo la Turchia – quattrini, controllo, sponda a est – ma spaventata dai ben più vicini tunisini, non si vergogna almeno un po’?

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