Archive for August 5th, 2010

Beirut/Dispacci #9 e1/2

E comunque la cosa incredibile di questo paese è che puoi essere sotto alle bombe di pomeriggio e due ore e 70 chilometri dopo ritrovarti catapultato in un concerto di musica sperimentale dove un molleggiato libanese si dimena come uno sciamano davanti a mixer e sintetizzatori, mentre un batterista mena cassa e rullante con vigore ancestrale; e ulteriori due ore dopo ascoltare Perfectly numb in un bar alternowell chiacchierando con un pittore giordano con la scritta delete tatuata sul cuore e pensare per un istante che non è affatto male. Calmi, calmi: per un istante.

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Beirut/Dispacci #9

Stasera, mentre ci allontanavamo da Tiro e sotto gli occhi sfilavano carri armati con militari sulle torrette e gigantesche bandiere della Germania a celebrare l’orrore hitleriano, questa canzone mi è sembrata quasi una preghiera.

Santa Lucia per chi beve di notte/
e di notte muore e di notte legge/
e cade sul suo ultimo metro/
per gli amici che vanno e ritornano indietro /
e hanno perduto l’anima e le ali/
per chi vive all’incrocio dei venti/
ed è bruciato vivo/
per le persone facili che non hanno dubbi mai/
per la nostra corona di stelle e di spine/
per la nostra paura del buio e della fantasia/
Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata/
e un ragazzino al secondo piano che canta ride e stona/
perché vada lontano/
fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe/
anche la solitudine.

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